"L'inquietudine del bello può cogliere di sorpresa, sopraffare".
Oliva di Collobiano, architetto del paesaggio di professione e scrittrice per passione, analizza giardini sparsi per diversi continenti attraverso gli occhi di un personaggio, Andrea Borenstein, che mira a lasciarsi stupire dalla naturalità dei luoghi, superando il rigore e le costrizioni che li limitano.
Attraverso questo viaggio, il protagonista inizierà a mutare la propria percezione del bello. Nei luoghi in cui fa tappa riconsidera la posizione del giardino, non più come luogo fine a sè stesso ed esiliato dal mondo, ma un continuum con il paesaggio. Lasciandosi trasportare dalle emozioni che propongono, percorre spazi e luoghi, dai più conosciuti a quelli meno noti, dove "vorresti essere avvolto, più che stupito, dalla natura".
Il libro narra l'incontro tra uomo e paesaggio, un incontro dove non ci sono pretese, ma voglia di vivere i luoghi e percepirli per quello che sono.
Oliva di Collobiano, Il giardiniere smarrito, Libreria Ed. Fiorentina, Firenze, 2008
( © RITA RIMONDI )
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